PATOLOGIE DELLA RAZZA - LADYANNAYORY

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PATOLOGIE DELLA RAZZA

SEZIONE INFORMATIVA

Nel mio allevamento


i soggetti impiegati nella riproduzione vengono lastrati prima del primo accoppiamento per valutare se sono idonei o meno alla riproduzione.
I nostri amschi sono esenti da displasie e nelle femmine impiegate viene tollerato massimo il 1° grado accettato anche dall'ENCI in riproduzione selezionata. Neanche questi accorgimenti possono garantire al 100% esenzione della lussazzione ( che non è detto sia genetica ma anche provocata da incidenti esterni ) ma di sicuro c'è da apprezzare la nostra volontà nella tutela della salute e la curata selezione della nostra amata razza

 
 
 

DISPLASIA DELLA ROTULA GRAVE PROBLEMA SCREMATO DALLA SELEZIONE SERIA DEL CANE DI RAZZA

Lussazione congenita della rotula (è tollerata per la riproduzione una lussazione di I° grado, dopo controllo clinico ortopedico) La lussazione mediale della rotula è una patologia frequente delle razze piccole, solitamente di origine congenita ma raramente anche di origine traumatica se è circostritta entro il 2° e i genitori del soggetto in questione sono esenti. La lussazione della rotula consiste in un mancato allineamento delle ossa (femore e tibia); ne consegue che la rotula si sposta fuori dalla sua sede impedendo la corretta articolazione e provocando l’artrosi con il passare degli anni, disturbo che è abbastanza frequente nei cani anziani. La sintomatologia come una zoppìa intermittente (o permanente nei casi più seri) sia mono che bilaterale. La lussazione viene classificata in quattro gradi: GRADO 0 : nessun segno di anormalità. GRADO 1 : con il ginocchio in completa estensione la rotula può essere lussata medialmente ma rientra in sede appena si interrompe la pressione.. Rara è la lussazione spontanea durante l’andatura. Non c’è crepitio e la torsione dell’asse femoro-tibio-rotuleo è inferiore ai 10°. Non sono presenti evidenti segni clinici di zoppia. GRADO 2 : con il ginocchio in flessione si può avere dislocazione della rotula spontanea o provocata manualmente dall’esaminatore. La rotula rimane lussata finché non viene ridotta manualmente o ritorna nel solco trocleare con l’estensione dell’arto. Sono presenti deformazioni dell’asse femoro-tibio-rotuleo con rotazione interna della tibia e deviazione della cresta tibiale inferiori ai 30°. Il cane nelle fasi iniziali difficilmente manifesta dolore e la zoppia può essere definita di tipo “saltellante”. Spesso si può avere evoluzione della patologia fino al grado 3 di lussazione con erosione della cartilagine rotulea e del solco femorale. GRADO 3 : la rotula è permanentemente lussata ma può essere ridotta manualmente e dopo riduzione si ha immediata rilussazione. Le deformazioni ossee possono essere a carico del femore distale con deviazione ad “esse” o a carico della tibia prossimale con rotazione interna tra i 30° ed i 60°. Il solco trocleare è spesso superficiale. L’andatura è anormale e definita “accucciata”; a volte compare zoppia intermittente. La situazione spesso è manifesta su entrambi gli arti. GRADO 4 : la lussazione della rotula è permanente e non è possibile nemmeno la riduzione manuale. L’asse femoro-tibio-rotuleo è ruotato medialmente sul piano sagittale oltre i 60°, a volte anche fino a 90° con dislocazione del quadricipite femorale. La troclea femorale può essere poco profonda , completamente appiattita, o a volte addirittura convessa. Per una corretta diagnosi di lussazione della rotula vanno esclusi altri fattori quali: - necrosi avascolare della testa del femore - lussazione coxo-femorale - stiramenti dei legamenti del ginocchio e stiramenti muscolari Generalmente il trattamento è di tipo chirurgico e tende a fare in modo di mantenere la rotula nel solco trocleare, sull'opportunità dell'intervento e il tipo di intervento in rapporto alla gravità della lussazione ci si deve riferire al veterinario curante. La prevenzione si attua mediante una visita ortopedica nelle razze predisposte la selezione dovrebbe essere controllata dagli stessi allevatori (seri!), i quali, nel caso avessero Yorkie affetti da lussazione dal 2° al 4° grado, hanno il dovere di escluderli dalla riproduzione. P.S. Conosco diversi yorky affetti da lussazione di 1° e 2° grado, ma vivono (e alcuni, hanno vissuto) sereni, perché i proprietari preferiscono non intervenire chirurgicamente. Alcuni, ogni tanto, alzano la zampa posteriore in corsa, alcuni mentre camminano, ma tutto sommato ciò non preclude ad una vita dignitosa. .. In ogni caso la correzione chirurgica è invece consigliata solo nei casi di evidente zoppia, accompagnata da dolore. Si eviteranno al canino gli sforzi repentini, i salti eccessivi e soprattutto le scale (sia in salita che in discesa)... Come coadiuvante, si potrà dare a cicli, un integratore a base di condroprotettori (condroitin solfato e glucosamina), che anche se non è specifico per questo tipo di problema, può aiutare nelle forme iniziali di artrosi o di infiammazione articolare, in quanto gli aminoacidi contenuti nel prodotto servono a nutrire la cartilagine anche del ginocchio... Questi integratori sono di diverse marche e dosaggi... sarà il vet. a decidere quale è il migliore secondo la sua esperienza. Utili anche, nella fase acuta del problema, fare dei massaggi con prodotti (di solito in gel) a base di Artiglio del Diavolo, una pianta dalle note proprietà anti-infiammatorie per i problemi articolari... (si trova in Erboristerie e/o Farmacie). Potremo effettuare i massaggi sulla zona del ginocchio lussato e sul muscolo circostante in maniera lenta, circolare e con forza leggera-moderata. Personalmente mi vanto di curare molto il lato sanitario del mio allevamento io amo lo yorky bello ma TANTO BELLO QUANTO SANO. I soggetti che saranno genitori dei miei cuccioli vengono lastrati e riprodotti solo se hanno i requisiti per tale scopo, qualunque allevatore serio al momento dell’acquisto dovrebbe esibire al nuovo proprietario le lastre dei genitori del cucciolo che hanno lo scopo di comprovare la sua serietà e correttezza di allevatore.


 

NECROSI ASETTICA DEL FEMORE

In Italia le centrali di lettura per la displasia dell’anca (FSA e CeLeMaSche) sono anche accreditate per la certificazione della necrosi asettica della testa del femore. I veterinari autorizzati dalle centrali di lettura possono eseguire le indagini radiografiche ed emettere la diagnosi di “affetto” o “esente”.
 Il protocollo prevede l’esecuzione di una radiografia del bacino in proiezione ventrodorsale standard (VD1). Il cane sottoposto ad esame deve essere identificato e i suoi dati corrispondere a quelli del pedigree: microchip e proprietario. La radiografia viene eseguita con il cane in “sedazione” come per la displasia dell’anca, la posizione va controllata attentamente in modo da avere i femori ben distesi e paralleli tra di loro e alla colonna vertebrale, il bacino deve essere simmetrico e le rotule al centro dei condili omerali. La diagnosi viene emessa subito dopo l’esecuzione della radiografia.
La certificazione può essere richiesta da chiunque possegga un cane ed abbia intenzione di farlo riprodurre, è fondamentale per chi vuole allevare anche solo a livello amatoriale.

COLLASSO DELLA TRACHEA

Il collasso tracheale del cane è una ostruzione delle vie aeree causata da schiacciamento del lume tracheale. Talvolta accade che nella trachea, formata da un tubo di anelli di cartilagine rigida, questi comincino ad appiattirsi e a collassare. Questo accade perché, durante il passaggio, l’aria viene compressa e provoca una tosse che somiglia molto al verso dell’anatra. Non si conosce la causa del collasso tracheale nel cane, ma il sospetto degli esperti è che si tratti di un’anomalia congenita e che sia provocata dal fatto che la cartilagine degli anelli tracheali è meno resistente del normale, e provoca l’appiattimento degli anelli.

Collasso tracheale nel cane: cause e sintomi
Come già detto, le cause esatte della patologia non sono ancora note, ma si presume che, oltre alle cause genetiche, il collasso tracheale nel cane sia frutto di deficit neurologici, patologie delle vie respiratorie profonde, degenerazione della matrice cartilaginea e anche cause allergiche.

Ad essere colpiti da questa patologia sono per la maggior parte i cani di piccola taglia, come ad esempio il volpino italiano, il barbone nano, il chihuahua, il volpino di Pomerania e lo yorkshire terrier. Inoltre, colpisce indifferentemente maschi e femmine e i sintomi fanno la loro comparsa quando i cani hanno 7-8 anni di età, ma in alcuni casi può comparire anche al secondo anno di età.

I sintomi più comuni della malattia sono dispnea, rumori di respirazione anomali, cianosi, intolleranza all’esercizio fisico e attacchi sincopali. Per quanto riguarda le anomalie respiratorie, si tratta di una respirazione che produce una sorta di sibilo, accompagnata da una tosse secca definita proprio “verso d’anatra”. Spesso, il cane tossisce dopo aver bevuto e a volte può anche vomitare. Una temperatura umida o troppo calore e stress tendono ad aumentare i problemi. Ma il sintomo che costringe più di tutti a portare l’animale dal veterinario è proprio questa antipatica tosse, inizialmente sporadica, ma poi via via sempre più insistente, facendo agitare l’animale.

Collasso tracheale nel cane: diagnosi e trattamento
Il collasso tracheale nel cane è una patologia specifica che non deve essere confusa con polmonite, bronchite, tracheobronchiti infettive, ostruzione tracheale, paralisi laringea e altre patologie respiratorie. Per effettuare una diagnosi esatta, il veterinario dovrà ricorrere all’esame radiografico diretto ed eseguire endoscopia, fluoroscopia e TAC. Durante la radiografia è importante analizzare la respirazione dell’animale per valutare se si tratta di collasso tracheale. In questo caso, sul radiogramma si può notare durante l’inspirazione una riduzione delle dimensioni della trachea situata lungo il tratto cervicale, mentre in fase di espirazione vi può essere un difetto nel tratto tracheale toracico.

Generalmente il collasso delle cartilagini tracheali interessa tutta la lunghezza dell’organo, anche se in realtà ad essere colpito maggiormente è solo un tratto. La terapia da istituire in caso viene rilevata la patologia varia a seconda della sua gravità. Prima di tutto il veterinario dovrà calmare la tosse somministrando ossigeno, antitussigeni e tranquillanti. Dopo aver tratto le conclusioni, il medico istituirà una terapia adeguata che di solito prevede l’uso di antibiotici per infezioni concomitanti o corticosteroidi.

Se il cane è obeso, dovrà perdere peso per diminuire lo sforzo respiratorio. Questi primi rimedi consentono di ottenere buoni risultati e la maggior parte dei soggetti colpiti si riprendono abbastanza bene, anche se occorre tempo. Invece, se le prime terapie non danno risultati e i segnali sono gravi allora è necessario ricorrere all’intervento chirurgico. La tecnica solitamente utilizzata è quella che prevede l’applicazione di anelli di polipropilene intorno alla trachea. L’intervento è comunque abbastanza delicato e va eseguito da un chirurgo esperto. Oltre al trattamento medico o chirurgico, si possono alleviare i sintomi utilizzando il collare a pettorina che non comprime la trachea.


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